A Torcello, un’iscrizione ritenuta antica è in realtà un falso. Un’altra, perduta a Ceneda (Vittorio Veneto), viene ritrovata al British Museum. Una terza, bilingue latino-greca, partita dall’Egitto conclude il suo viaggio collezionistico al Museo Archeologico di Torino. Sono tre esempi inediti di iscrizioni che raccontano frammenti di vicende passate grazie al lavoro di studio e ricostruzione storica dei ricercatori specialisti di epigrafia. Queste iscrizioni saranno protagoniste della “Giornata Terra Italia Onlus” che sarà celebrata martedì 31 gennaio all’Università Ca’ Foscari Venezia (ore 11, Sala Geymonat di Palazzo Malcanton Marcorà).
A presentare le tre scoperte saranno Franco Luciani (già assegnista di ricerca a Ca’ Foscari e ora Marie Curie Fellow all’Università di Newcastle) e i professori cafoscarini Giovannella Cresci e Lorenzo Calvelli.
Durante l’incontro sarà presentato dal coordinatore scientifico Lorenzo Calvelli il nuovo progetto triennale di ricerca «False testimonianze. Copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi del documento epigrafico antico», recentemente finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del programma Prin (Progetti di rilevante interesse nazionale).
Oltre a Ca’ Foscari, il progetto coinvolge gli atenei di Bari, Genova, Macerata, Milano, Pisa, Roma La Sapienza, Trieste. Gli studiosi indagheranno con approccio diacronico e interdisciplinare il fenomeno della falsificazione epigrafica, un tema ricco di implicazioni per gli studi storici.
Il censimento delle false iscrizioni antiche sarà realizzato mediante un archivio digitale di testi e immagini, che comprenderà riproduzioni fotografiche e disegni in facsimile. La banca dati, denominata Epigraphic Database Falsae, sarà creata da specialisti della digitalizzazione dei documenti epigrafici e dialogherà con le risorse online già esistenti.
L’incontro è patrocinato da Terra Italia, la principale onlus a livello nazionale che si propone la promozione degli studi sull'Italia antica, in particolare attraverso il patrimonio epigrafico, mediante l’attivazione di corsi d’istruzione e formazione e attività di divulgazione scientifica, di ricerca ed editoriali.